Città: Firenze
Paese: Italia
undefined: Arch. Massimo Iarussi
Progetto Illuminotecnico: Arch. Massimo Iarussi
Foto: Gianni Biagi
“Un’operazione epocale, nel senso stretto del termine”: così Antonio Natali, direttore della Galleria degli Uffizi, ha definito il restauro e il riallestimento della Tribuna degli Uffizi. Progettata da Bernardo Buontalenti per Francesco de’ Medici e realizzata tra il 1581 e il 1586, questa sala delle meraviglie condensa tra le sue pareti ottagonali e sotto una volta ornata da 6000 conchiglie di madreperla tutta l’inconfondibile genialità creativa del suo autore. Scrigno nello scrigno del “primo museo universale della storia” (come ha ricordato la Soprintendente Cristina Acidini), la Tribuna riapre al pubblico dopo tre anni di lavori di restauro che hanno riguardato sia le decorazioni che le opere esposte, tra le quali non si possono non citare almeno la Venere, il Satiro Danzante e l’Arrotino, capolavori indiscussi della scultura di epoca romana.
L’intera operazione è stata finanziata grazie alla generosità della fondazione statunitense Friends of Florence. Opera del lighting designer indipendente Massimo Iarussi, il nuovo progetto illuminotecnico, interamente realizzato con apparecchi a LED di Targetti, è frutto di un attento studio dei materiali e delle atmosfere ideate dal Buontalenti, abilissimo scenografo di corte e appassionato creatore di giochi luminosi. Come nel progetto originale del geniale architetto, che aveva voluto far filtrare all’interno della Tribuna la luce del sole “purgata” (come testimonia una fonte del 1590) dalle vetrate opportunamente lavorate, anche nel nuovo allestimento l’illuminazione gioca un ruolo determinante in cui luce artificiale e luce naturale si fondono in totale armonia.
Gli apparecchi, di dimensioni molto contenute grazie all’uso della tecnologia LED, sono stati collocati sopra i due cornicioni in modo da dissimularne la presenza. Nel primo ordine, proiettori lineari illuminano le pareti del tamburo caratterizzate da decori marmorei intarsiati. Nel secondo ordine, una serie di microproiettori enfatizza il cremisi del velluto che riveste le pareti, le opere appese e le sculture poste nella sala, mentre alcuni apparecchi lineari lungo tutto il cornicione illuminano la cupola, facendo risplendere la madreperla delle 6000 conchiglie. All’interno della lanterna, sono stati collocati altri apparecchi: alcuni, con una luce più fredda illuminano le tonalità azzurrate della lanterna stessa, altri pongono un ulteriore accento sulla Venere, posta centralmente rispetto al punto di osservazione principale della Tribuna. E’ la magia della luce che si rinnova, scivola sulle conchiglie e le madreperle e anima ogni dettaglio.